venerdì 16 marzo 2012

STANCA

Sono stanca. Mi sento sopraffatta. Non è possibile stare così, non riuscire a smettere di piangere. Non ho quindici anni già da un po' ormai. Oggi stavo per mandargli un messaggio. Non escludo che lo farò entro stasera....forse. Mi sembra tutto così assurdo. Mi domando se Lui abbia gli stessi pensieri. Oppure se ne sta tranquillo nella sua vita ed il pensiero di me non lo sfiora. Ma continuo ad impedirmi di lasciarmi andare. Oggi, dopo il lavoro, un caffè con un'amica poi a casa, ho fatto un po' di faccende. Domani mattina lezione di yoga, pomeriggio finirò le faccende che ho cominciato oggi, poi serata tra amici. Ma continuo ad avere questa presenza costante nella mia mente. Non sono una stupida e nemmeno una ragazzina. Non riesco a capire se questo mio stato d'animo è causato da un sentimento oppure è la proiezione di un mio desiderio, di un mio bisogno. Sono stanca.

mercoledì 14 marzo 2012

com'è cominciata

Mi manca....è assurdo. In alcuni momenti ho la tentazione di dirglielo, o meglio, la tentazione è costante, solo che per la maggior parte del tempo riesco a distogliere l'attenzione da questo pensiero. Non ha senso......o forse si........
Come ho già detto, io non ho una particolare passione per la tecnologia nè ho mai frequentato particolarmente internet. Ho creato un profilo su facebook dietro insistenza di mia cugina: non viviamo nella stessa città e quello sarebbe stato un buon modo per stare in contatto, anche se a distanza. Comunque, dicevo che il mondo virtuale non era (e non è, nonostante io stia scrivendo su un blog) esattamente il mio pane quotidiano. Un giorno, però, anche a una tradizionalista come me è capitato di utilizzare una chat. Ora, quello che penso in generale, e di cui sono fortemente convinta, è che quando si parla con una persona bisogna averla di fronte, per poterla guardare negli occhi, vedere l'espressione del viso, come gesticola, tutto quello che è comunicazione non verbale, per "sentire a pelle" l'effetto. Un giorno, in una chat, per motivi che non dirò, mi è capitato di avere a che fare con un tizio, che chiamerò semplicemente Lui. Dava l'idea di una persona con un modo di fare gioviale, di quelle alle quali viene facile far sentire gli altri a proprio agio........... è anche vero che io non mi sento a disagio troppo facilmente.........ma tant'è. Ci siamo scambiati poche frasi, mi ha detto che dalle sue finestre si vedeva il mare e io gli ho risposto che lo invidiavo, che mi sarebbe piaciuto fare una passeggiata sulla spiaggia e annusare l'aria che odorava di salsedine. Abbiamo chiacchierato del più e del meno. Gli ho raccontato che in quei giorni a lavoro stavano organizzando una cena aziendale, alla quale non avrei partecipato perchè il contesto non mi piaceva nè condividevo il clima che ci sarebbe stato, del tipo "devi essere carina" (dove "carina" non è un riferimento estetico). Il mio non è un giudizio morale ma si trattava di una situazione che, diciamo così, non è nelle mie corde, così ho declinato l'invito. Racconto questo particolare perche in seguito Lui, quando gli ho chiesto cosa fosse stato di me ad attirare la sua attenzione, mi ha detto che secondo lui ero una persona "a modo" (così mi definiva) ed il fatto che non partecipassi a situazioni di quel genere lo dimostrava.

venerdì 9 marzo 2012

la vita ci sorprende

Ieri mi ha fatto gli auguri per la festa della donna. Un messaggio, una sola parola: "Auguri".
Quando mi chiese il mio numero di telefono non gliel'ho dato subito, anche se sapevo già che poi l'avrei fatto e lo sapeva anche lui. Perchè io l'abbia fatto ancora non saprei spiegarlo. Probabilmente è stato per il fatto che è un uomo adulto, che, stando alle cose che mi raccontava, si è dovuto confrontare con vicende piuttosto difficili. Ho pensato che potesse valere la pena, con lui, di mettermi in gioco, dopo tanto tempo di "non vita", come la definisco io. Forse poteva essere lui. Ma, guardandomi dentro, mi sono resa conto che quello che ha fatto la differenza è stato un'impulso del tutto irrazionale. Anche un'altro, in quello stesso periodo, mi ha chiesto il numero di telefono, proponendomi di conoscerci: perchè a lui il numero l'ho dato e all'altro no?.....considerando che avevo conosciuto entrambi in maniera virtuale, lui tramite una chat e l'altro tramite FB. Ed ora mi ritrovo anche a scrivere un blog, io, che non nutro una grande passione per la tecnologia, che litigo anche con la cornetta del citofono e il massimo che facevo con il pc di casa era spolverarlo.

martedì 6 marzo 2012

06.03.2012

Che giornata pesante oggi. Con tutto quello che c'è da fare, tutto quello che mi ruota vorticosamente intorno, mi sorprendo ancora a pensare a lui.....ancora.
Però non mi trascuro. Non mi sto buttando giù, non ho nessuna intenzione di lasciarmi andare.
Perchè non riesco a togliermelo dalla mente?
Sono stanca, oggi a lavoro è stata un'odissea, ho ancora i postumi dell'influenza, domani dovrò alzarmi presto e so già che sarà un'altra pesante e lunga giornata di lavoro che richiederà tutto il mio impegno, la mia pazienza, capacità diplomatica e di mediazione, fermezza e perseveranza, una giornata che, per l'ennesima volta, mi porterà a trascurare i miei affetti familiari......e in tutto ciò.....tutto quello che riesco a fare è pensare ancora a lui.....

lunedì 5 marzo 2012

Mai dire mai

.....però! La vita, com'è sorprendente! Io abitualmente non scrivo, non lo faccio mai: non amo mettere pezzetti di me nero su bianco alla portata di chiunque.
Credo di poter usare la parola "amicizia" riferendomi alla persona che mi ha "regalato" questo blog, anche se resto della mia convinzione e cioè che l'amicizia (quella vera) sia qualcosa che riconosci un giorno voltandoti indietro e vedendo il percorso che hai condiviso con quella persona. Ma ho il forte sospetto che in questo caso il tempo mi darà ragione. Beh, un giorno, uno di quelli in cui le raccontavo una situazione che stavo attraversando, lei mi dice, un pò per scherzo: "Dai, apri un blog e scrivi la tua storia, vedrai che ti farà stare meglio!" Io non l'ho presa sul serio, anche se ho subito avuto la sensazione che non stesse dicendo così, tanto per dire. E poi non sono troppo tecnologica e non avrei saputo da che parte cominciare.....ma,confesso, l'idea mi stuzzicava. Per un pò non ne abbiamo più parlato, nè del blog nè della mia storia (cercavo e cerco di non pensarci). Credo che lei abbia capito che, a dispetto di quello che cerco di far sembrare, non sto poi così tanto bene e siccome, secondo me, è fermamente convinta che affidare le mie sensazioni, stati d'animo, sentimenti alla scrittura mi possa essere di aiuto, oggi mi ha fatto questo regalo. No, proprio non potevo non accettare, che ne dite? ........ma voi volete sapere di cosa parlavamo io e la mia amica?