mercoledì 14 marzo 2012

com'è cominciata

Mi manca....è assurdo. In alcuni momenti ho la tentazione di dirglielo, o meglio, la tentazione è costante, solo che per la maggior parte del tempo riesco a distogliere l'attenzione da questo pensiero. Non ha senso......o forse si........
Come ho già detto, io non ho una particolare passione per la tecnologia nè ho mai frequentato particolarmente internet. Ho creato un profilo su facebook dietro insistenza di mia cugina: non viviamo nella stessa città e quello sarebbe stato un buon modo per stare in contatto, anche se a distanza. Comunque, dicevo che il mondo virtuale non era (e non è, nonostante io stia scrivendo su un blog) esattamente il mio pane quotidiano. Un giorno, però, anche a una tradizionalista come me è capitato di utilizzare una chat. Ora, quello che penso in generale, e di cui sono fortemente convinta, è che quando si parla con una persona bisogna averla di fronte, per poterla guardare negli occhi, vedere l'espressione del viso, come gesticola, tutto quello che è comunicazione non verbale, per "sentire a pelle" l'effetto. Un giorno, in una chat, per motivi che non dirò, mi è capitato di avere a che fare con un tizio, che chiamerò semplicemente Lui. Dava l'idea di una persona con un modo di fare gioviale, di quelle alle quali viene facile far sentire gli altri a proprio agio........... è anche vero che io non mi sento a disagio troppo facilmente.........ma tant'è. Ci siamo scambiati poche frasi, mi ha detto che dalle sue finestre si vedeva il mare e io gli ho risposto che lo invidiavo, che mi sarebbe piaciuto fare una passeggiata sulla spiaggia e annusare l'aria che odorava di salsedine. Abbiamo chiacchierato del più e del meno. Gli ho raccontato che in quei giorni a lavoro stavano organizzando una cena aziendale, alla quale non avrei partecipato perchè il contesto non mi piaceva nè condividevo il clima che ci sarebbe stato, del tipo "devi essere carina" (dove "carina" non è un riferimento estetico). Il mio non è un giudizio morale ma si trattava di una situazione che, diciamo così, non è nelle mie corde, così ho declinato l'invito. Racconto questo particolare perche in seguito Lui, quando gli ho chiesto cosa fosse stato di me ad attirare la sua attenzione, mi ha detto che secondo lui ero una persona "a modo" (così mi definiva) ed il fatto che non partecipassi a situazioni di quel genere lo dimostrava.

5 commenti:

  1. Cara Fidanzata su FB, mi chiedo ma LUI era una "persona a modo", come te?
    Perchè parli di LUI al passato? Non lo senti più? Raccontaci ...

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    1. Ciao La Compagnia del Calzino (ma, per abbreviare, posso chiamarti solo Calzino?). Mi sbaglierò ma credo di si, che Lui sia una "persona a modo"....almeno penso. Ne parlo al passato perchè racconto vicende passate.

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    2. ....non ci sentiamo più come prima. Ogni tanto qualche messaggio sparso. Il punto è che non so quanto sia veramente definitiva questa situazione. Forse lo è ma una parte di me non lo vuole accettare. Oppure non lo è e le mie ipotesi sui motivi della sua decisione non sono poi così assurde.

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  2. Se ti fa soffrire, secondo me, devi farla diventare definitiva. Nessun Lui può permettersi di farci soffrire!!!

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    1. Infatti, è quello che sto facendo. Non mi piace il fatto di non avere altra scelta (almeno sembra che Lui non me ne lasci)ma così non posso continuare.

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